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Eremita, il nome deriva dal latino Viventius e significa “che ha tanta vitalità”, è il protettore principale di Bieda. La grotta di San Vivenzio (il suo eremo) è meta di 2 pellegrinaggi : uno il lunedì di Pasqua e l’altro la seconda domenica di Maggio. I biedani dunque festeggiano il proprio Santo per ben tre volte l’anno: in occasione dei due pellegrinaggi e l' 11 Dicembre. Secondo una tradizione orale, San Vivenzio è stato insigne ed amato vescovo di Bieda dal 457 al 484. Su questo Santo c’è appunto una fortissima tradizione orale, ricca di particolari |
poetici e suggestivi, ma purtroppo nessun documento di valore storico che ci possa aiutare a ricostruire le fasi della sua vita terrena. La Collegiata di Bieda è appunto intitolata a Maria Assunta e San Vivenzio. La cripta, con volte a crociera impreziosite da stucchi e capitelli, custodisce la tomba del Santo. Il portale marmoreo della chiesa è sormontato dal busto di San Vivenzio.
Un immagine del Santo la troviamo anche all’interno dell’edificio religioso: San Vivenzio è infatti raffigurato su un grande stendardo di tela insieme a San Sensia e la Madonna Assunta. Anche una cappella della navata destra della Collegiata è dedicata a San Vivenzio; il Santo infatti è molto amato, la venerazione del patrono è tuttora fortemente sentita e radicata nell’animo dei biedani.
Secondo alcuni San Vivenzio fu confessore a Vergy in Francia.
Il Sacro Alfiere Luciano I |
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